Avere i piedi gonfi è una condizione molto comune che può avere origine dalle cause più disparate. L’edema, termine medico che indica il gonfiore, può presentarsi in diversi momenti della giornata associato a una sensazione di bruciore o pesantezza.
Può capitare di svegliarsi al mattino e ritrovarsi con i piedi gonfi o di arrivare a casa la sera e avere i piedi talmente ingrossati da renderli quasi irriconoscibili. Il termine medico che definisce il gonfiore è edema e indica un eccessivo accumulo di liquidi nei tessuti.
L’edema può insorgere a causa di molti fattori che variano dall’utilizzo di scarpe sbagliate alle allergie, dalla ritenzione idrica a problemi di circolazione sanguigna, fino ad arrivare a vere e proprie patologie che hanno ripercussioni sulla salute del piede e non solo.
Le sensazioni che accompagnano il gonfiore sono strettamente legate alla causa scatenante. Ad esempio lo sfregamento eccessivo con la calzatura può causare una sensazione di bruciore. Se invece il gonfiore ai piedi è causato da ritenzione idrica o insufficienza venosa in genere si associa a una sensazione di pesantezza.
Qual è la causa dei piedi gonfi?
Negli uomini, i piedi gonfi sono di solito la conseguenza dell’utilizzo di scarpe chiuse, dell’eccessivo sforzo fisico o delle molte ore trascorse in piedi. In genere, però, avere i piedi gonfi è un problema prevalentemente femminile.1
Per una donna è molto comune avere i piedi gonfi in particolare durante determinati momenti, come poco prima o durante il ciclo mestruale e in gravidanza. Nel periodo premestruale e mestruale a causare la ritenzione idrica è lo sbalzo ormonale. Infatti il progesterone, che caratterizza la seconda fase del ciclo, causa un riversamento di scorie nei capillari all’interno dei tessuti che il sistema linfatico fatica a drenare in modo efficiente.
In gravidanza il gonfiore ai piedi è causato dalle modificazioni ormonali e fisiche e spesso si concentra nell’ultimo trimestre, quando il peso dell’utero grava sulle principali vene del bacino. Di solito si risolve dopo la nascita del bambino ma è sempre meglio parlarne con il ginecologo per escludere altre cause più pericolose.2
Il gonfiore ai piedi può essere anche la conseguenza di altri problemi di salute come lo scompenso venoso o lo scompenso cardiaco. Quando l’edema si estende fino alle caviglie potrebbe essere collegato a un problema renale, se compare a una sola caviglia potrebbe essere in corso una trombosi venosa. In questo caso il gonfiore è associato a dolore, senso di pesantezza e visivamente è possibile notare un cambiamento di colore della cute.
Il gonfiore che causa difficoltà di movimento è riconducibile a patologie reumatiche, come l’artrite o l‘artrosi, ma può essere anche un effetto collaterale di alcuni farmaci o il sintomo di una patologia più grave come il diabete. Altra causa dell’ingrossamento dei piedi potrebbe essere un’allergia agli agenti chimici del colorante contenuto nei calzini.
Tuttavia, la causa più comune responsabile del gonfiore ai piedi è la cattiva circolazione. In pratica si verifica una situazione in cui i vasi capillari hanno difficoltà a far scorrere il sangue verso l’alto e, complice la forza di gravità, si crea un accumulo di liquidi a livello dei piedi e delle caviglie.
L’utilizzo di scarpe “sbagliate” ovvero di modelli che costringono il piede ad assumere una posizione innaturale o che lo comprimono eccessivamente, come tacchi troppo alti, calzature strette sulla punta e sul collo del piede, scarpe rigide, può creare problemi ai piedi.
Anche l’alimentazione può provocare problemi a livello circolatorio, ad esempio un eccessivo consumo di sale, cibi grassi, carboidrati, caffè o alcol può indurre l’organismo a trattenere i liquidi in eccesso. Per contrastare l’effetto di questi alimenti, oltre a ridurne il consumo, è consigliato preferire le verdure a foglia verde e frutta. Infine è fondamentale seguire una corretta idratazione soprattutto nel periodo estivo.
Durante l’estate è molto frequente avere mani e piedi un po’ più gonfi del solito. Il caldo è un potente vasodilatatore, per questo i vasi sanguigni tendono a espandersi e, rilassandosi, creano un ristagno di liquidi. Possiamo quindi ricondurre il gonfiore che insorge durante i mesi estivi a un comune e naturale problema circolatorio che in genere si risolve in modo autonomo e in breve tempo. Se invece dovesse persistere sul lungo periodo è importante consultare il medico al più presto.
Rimedi per i piedi gonfi
Per eliminare il gonfiore ai piedi è importante risalire alle cause che lo provocano, attraverso un’accurata diagnosi medica e correggere le abitudini sbagliate.
Nel frattempo possiamo però mettere in atto una serie di piccoli accorgimenti. Per prima cosa è necessario avere una corretta idratazione e non scendere mai sotto gli 8 bicchieri di acqua al giorno. L’idratazione deve intensificarsi nei mesi più caldi dell’anno o dopo l’attività fisica.
Seguire un’alimentazione ricca di verdura, frutta e povera di sale, zucchero e alimenti raffinati vi permetterà di evitare il ristagno dei liquidi e di mantenere sotto controllo il peso corporeo. Praticare una moderata attività fisica permette di rinforzare la muscolatura, migliorare la mobilità articolare e favorire l’espulsione delle tossine.
Senza ombra di dubbio utilizzare scarpe comode, che non costringono il piede, è un valido aiuto contro l’edema. Utilizzare delle calze a compressione graduata è utile per limitare gli effetti dalla vasodilatazione; queste calze regalano inoltre una gradevole sensazione di fresco in quanto praticano meccanicamente una vasocostrizione.
In gonfiore mattutino può essere dovuto a un problema circolatorio o posturale quindi è consigliabile dormire con le gambe leggermente sollevate mettendo un cuscino sotto i piedi.
I piedi gonfi la sera possono essere la conseguenza di stress, sforzo fisico o caldo eccessivo. In questo caso è utile fare un pediluvio in acqua fredda in modo da contrastare l’effetto vasodilatatore e migliorare la circolazione.3
Se invece il gonfiore si presenta dopo un lungo periodo di inattività o quando si è costretti a stare seduti nella stessa posizione per ore, come al cinema o durante un lungo viaggio in treno o in aereo, per riattivare la circolazione periferica si può provare con questo esercizio: ruotare i piedi verso l’esterno e verso l’interno.
Soprattutto quando il gonfiore persiste è importante contattare il medico di famiglia che potrà consigliarvi eventualmente anche una visita da uno specialista.