Piede dello sportivo: quando è consigliato fare un controllo?

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Il piede è una delle parti anatomiche più sollecitate nello svolgimento della maggior parte delle attività sportive. I piedi di chi pratica sport abitualmente, a qualsiasi livello, hanno quindi bisogno di particolati attenzioni poiché l’uso intensivo li può esporre a traumi e predisporre a diversi disturbi.

Ogni sport ha delle sue specifiche caratteristiche, delle regole precise e dei movimenti tipici che sollecitano in maniera diversa muscoli e ossa del nostro corpo.

Il tennis, ad esempio, è caratterizzato da scatti, arresti bruschi e veloci cambi di direzione. Durante una normale partita di calcio un giocatore percorre circa 10 km e deve sprintare, scattare, stoppare e correre. Nel ciclismo si compie un circolo cinetico chiuso in cui gli arti inferiori compiono per un lungo tempo un movimento ripetitivo. Nella pallavolo e nel basket le squadre si affrontano con scatti in velocità, stop e salti. Durante una corsa, o più in generale durante lo svolgimento di discipline di atletica leggera, una persona compie infinite volte e ad un ritmo sempre più elevato il processo di appoggio e slancio. Chi pratica arti marziali deve trovare l’equilibrio e compiere movimenti fulminei per affrontare l’avversario. Anche chi predilige discipline “leggere” come il golf deve comunque sapersi muovere su inclinazioni diverse del terreno e percorrere lunghi tragitti da una buca all’altra.

Aldilà delle differenze tra le singole discipline si può dire che probabilmente i piedi sono gli arti più coinvolti, direttamente o indirettamente, nella maggior parte delle attività fisiche.

Negli sportivi che svolgono attività caratterizzate da azioni ripetitive, come ciclisti e runner, si possono verificare molteplici disturbi ai piedi come infiammazioni tendinee e fasciti plantari spesso causate da posture scorrette. Inoltre i runner a causa delle scarpe con il contrafforte troppo rigido potrebbero sviluppare anche patologie come morbo di Haglund.

Negli sport di squadra più diffusi (calcio, basket, rugby, pallavolo, etc.) oltre a correre si effettuano spinte, salti e atterraggi molti frequenti. I piedi sono dunque particolarmente sottoposti a stress, anche perché spesso l’attività si svolge a contatto con superfici molto dure. In questi casi la parte più direttamente esposta è la pianta del piede: un appoggio scorretto può portare alla lunga a sviluppare disturbi come il neuroma di Morton o patologie infiammatorie acute come la metatarsalgia. Nella maggior parte degli sport di squadra inoltre è frequente subire traumi da contatto che possono provocare infortuni più o meno gravi e conseguenti contusioni, distorsioni o fratture.

Più le superfici dove si pratica sport sono compatte, maggiori saranno le sollecitazioni a livello tendineo, muscolare e articolare. Sarà quindi necessario scegliere un paio di scarpe che siano in grado di attutire l’impatto sul terreno. Ad esempio esistono calzature sportive dotate di particolari cuscinetti sul calcagno che servono proprio ad attenuare le vibrazioni durante l’appoggio del piede con una suola in grado di assorbire gli urti e una struttura flessibile e morbida per evitare danni alla pianta del piede o il formarsi di escoriazioni o vesciche.

Un discorso a parte andrebbe fatto per ballerine e danzatrici, che sollecitano in particolare la punta dei piedi e sono esposte a molte problematiche da usura, che possono sfociare in fastidiose patologie dell’alluce e delle piccole dita.

Altri problemi che frequentemente presentano le persone che praticano attività sportiva sono infezioni fungine, ematomi subungueali e unghie incarnite. All’origine possono esserci calzature inadatte, piccoli traumi o scarsa igiene di strutture e ambienti dove si pratica l’attività sportiva.

Se si inizia a praticare sport in età matura o dopo un lungo periodo di inattività è sempre consigliato sottoporsi preliminarmente ad un approfondito check-up del piede in modo da avere un quadro generale del proprio stato di salute.

Una persona che pratica abitualmente sport dovrebbe consultare un ortopedico specialista del piede ogni qual volta avverte dei fastidi o dei dolori localizzati su pianta, dita, dorso o caviglia, in modo da verificare l’eventuale presenza di problemi ai piedi che, anche se inizialmente di poco conto, potrebbero diventare importanti se il nostro corpo è sottoposto a un’attività fisica intensiva.1

  1. Bertini, Francesco. “Come prevenire gli infortuni nello sport amatoriale”, Bracciale Editore, 2012

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